Una minestra in cui il sapore del cavolo riccio ricorda quello delle rape stufate e si accosta piacevolmente al gusto dolce e alla consistenza tenera dei ceci! Provare per credere…
Ingredienti per 2 persone:
Cavolo riccio verde e nero 2 mazzetti
1 spicchio di aglio
olio extravergine di oliva quanto basta
sale
peperone dolce secco abbrustolito (bastardone abruzzese)
300 g di ceci cotti con carota, sedano e rosmarino
Lavate e mondate il cavolo riccio togliendo la costa centrale. Fate rosolare lo spicchio d’aglio con l’olio extravergine di oliva in un tegame dai bordi alti. Aggiungete quindi anche il cavolo riccio, fate insaporire e leggermente appassire coprendo il tegame con il coperchio. Aggiungete poco alla volta acqua man mano che il cavolo si asciuga continuando a cuocere per circa 30 minuti a fuoco basso. Fate abbrustolire il peperone dolce secco in un padellino con olio extravergine di oliva girandolo in continuazione con la forchetta ed evitando che si bruci. Completate il piatto con i ceci cotti con carota, sedano e rosmarino.
Caratteristiche nutrizionali della ricetta:
La cottura affogata o stufatura consiste nel mettere la verdura a crudo direttamente nell’olio bollente, coprendo con il coperchio e facendo in modo che cuocia con la sua stessa acqua che evapora, aggiungendo quanto basta di sale solo a fine cottura. In questo modo il cavolo riccio mantiene il suo sapore, trattiene bene i suoi sali minerali e l’olio extravergine di oliva permette di estrarre i carotenoidi e le vitamine liposolubili (vitamina K) di cui è ricchissimo (vedi le caratteristiche nutrizionali del cavolo riccio qui https://www.angelagiuliani.it/4361/cavolo-riccio-nero-o-kale-moda-o-virtu/ ). Questa modalità di cottura è più indicata per chi soffre di problemi gastrici in quanto disidrata la verdura ed esercita un leggero stimolo dell’attività epatica, risultando adatta per chi soffre di meteorismo e stipsi. E’ controindicata invece in presenza di insufficienza renale.
I ceci completano il piatto con la loro quota proteica (21,8 g% di peso secco) e lo arricchiscono di calcio e ferro, potassio, zinco e fosforo nonché di fibre.
Varianti
In alternativa potete preparare allo stesso modo il cavolo nero toscano prolungando leggermente la cottura. In entrambi i casi, sia per il cavolo riccio che quello nero, a termine cottura potete far sfumare con il vino bianco.
Potete modificare la ricetta ulteriormente aggiungendo in cottura dadini di pancetta oppure olive e noci tritate.
Per qualsiasi dubbio o richiesta di informazioni in merito all’argomento di questo articolo, oppure per un piano alimentare personalizzato e specifico per ogni esigenza e caso, vi invito a contattarmi attraverso i miei recapiti che trovate su questo sito oppure inviando un semplice messaggio attraverso il modulo di contatto.
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